Settimana 42/2024 Rassegna Stampa

A. Energy Law

A.1 CER e autoconsumo: aggiornamento della mappa delle cabine primarie del GSE

Oggi pubblichiamo il link per accedere alla mappa delle cabine primarie del GSE, come anticipato nella newsletter 41 della scorsa settimana. Per leggere tutti i dettagli, aggiornamenti, e utilizzare la mappa è possibile cliccare direttamente sul link qui.

(Martedì 5 novembre 2024, https://www.gse.it/)

A.2 Modifiche al Ddl Sardegna sulle aree idonee

Mercoledì 6 novembre 2024, il Consiglio Regionale della Sardegna ha esaminato il disegno di legge n. 45/A, anche detto Ddl Sardegna, che individua le aree idonee per gli impianti di produzione da fonti rinnovabili. L’iter, posticipato di un giorno, ha permesso di approfondire le modifiche introdotte dalle Commissioni IV (Ambiente) e V (Attività Produttive). Il Ddl conserva le restrizioni stabilite dalla Giunta e apporta importanti novità: sono state ampliate le aree non idonee, con un buffer aumentato da due a sette chilometri. Il testo introduce, inoltre, nuove definizioni tecniche, come “modificazione irreversibile dello stato dei luoghi”, specificando quando un intervento trasforma permanentemente l’area. Cambiano anche i criteri per classificare gli impianti eolici, ora in base all’altezza complessiva delle turbine (piccola, media e grande taglia). Il Ddl abroga la moratoria introdotta con la legge regionale 5/2024, consentendo ai Comuni di presentare istanze per installazioni in aree non idonee. Tra le restrizioni offshore, l’arcipelago di La Maddalena e altre aree di interesse ambientale restano escluse per proteggere l’ecosistema.

(Martedì 6 novembre 2024, dalla Staffetta Quotidiana)

A.3 Stretta del Veneto sugli impianti agrivoltaici

Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato martedì 29 ottobre 2024, il progetto di legge 275, che introduce importanti modifiche in vari settori, tra cui una nuova stretta sugli impianti agrivoltaici. Secondo l’assessore al Territorio Cristiano Corazzari, l’integrazione normativa ha l’obiettivo di garantire che gli impianti agrivoltaici siano strettamente legati all’attività agricola o pastorale. La legge rafforza il vincolo di utilizzo agricolo del terreno, impedendo che vengano realizzati impianti agrivoltaici con l’unico scopo di produrre energia, sottraendo suolo coltivabile. Solo i soggetti che mantengono la qualifica di imprenditore agricolo potranno quindi accedere all’autorizzazione. La Giunta regionale è incaricata di stabilire le linee guida per verificare il rispetto di questi vincoli, in linea con la normativa nazionale ed europea. La misura mira a trovare un equilibrio tra la salvaguardia delle terre agricole e l’uso crescente di energie rinnovabili. Sul sito della Staffetta è disponibile l’ultimo testo approvato, che include la modifica all’articolo 4 della legge regionale n. 17/2022 per disciplinare meglio l’installazione di impianti fotovoltaici a terra.

(Giovedì 31 ottobre 2024, dalla Staffetta Quotidiana)


B. Varie

Appalti

B.1 Diritto di accesso e limiti alla riservatezza delle informazioni nelle gare pubbliche

È esclusa dall’accessibilità degli atti di gara la documentazione che contiene segreti tecnico-commerciali effettivi e comprovati, volti a tutelare la specifica competitività dell’impresa. In linea con l’art. 53 del D. Lgs. n. 50/2016, il diritto di accesso non prevale su informazioni identificabili come know-how industriale o commerciale, a condizione che si tratti di elementi suscettibili di sfruttamento economico e capaci di conferire un vantaggio concorrenziale oggettivo. Pertanto, la stazione appaltante ha l’onere di eseguire una valutazione motivata per oscurare soltanto le parti degli atti contenenti reali segreti tecnici e commerciali.

(Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza del 15 ottobre 2024, n. 8257, dal Quotidiano Giuridico)

B.2 Rilevanza della diligenza dell’operatore economico nel rinnovo dell’attestazione SOA

Con sentenza del 25 ottobre 2024 n. 8534 il Consiglio di Stato ha affermato che la continuità del possesso dei requisiti di qualificazione è essenziale per la partecipazione alle gare pubbliche e deve essere mantenuta per tutta la durata della procedura, fino all’aggiudicazione definitiva e alla stipula del contratto. Nel caso di rinnovo dell’attestazione SOA, è fondamentale valorizzare l’iniziativa dell’operatore economico volta a richiedere e avviare tempestivamente il procedimento di rinnovo, dimostrando diligenza, anche attraverso lo scambio di e-mail “ordinarie”. La giurisprudenza sostiene che l’efficacia retroattiva del rinnovo possa garantire la permanenza dei requisiti, evitando soluzioni di continuità che giustificherebbero l’esclusione e favorendo così il principio del favor partecipationis nelle procedure di appalto pubblico​.

(Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza del 25 ottobre 2024, n. 8534, dal Quotidiano Giuridico)

Amministrativo

B.3 Il difetto assoluto di motivazione comporta la nullità della sentenza di primo grado

Con sentenza del 28 ottobre 2024 il Consiglio di Stato ha chiarito che solo quando una sentenza di primo grado manca completamente di motivazione, materialmente e graficamente, oppure offra una motivazione meramente apparente, assertiva, tautologica, apodittica o obiettivamente incomprensibile, si verifica un difetto assoluto di motivazione, comportando la nullità della sentenza stessa. In tal caso, in base agli artt. 88, comma 2, lett. d), e 105, comma 1, c.p.a., è possibile l’annullamento della decisione e il rinvio della controversia al giudice di primo grado. Al contrario, l’omessa pronuncia su alcune censure proposte non costituisce un errore procedurale (error in procedendo) che giustifichi l’annullamento, ma rappresenta piuttosto un vizio sanabile dal giudice d’appello, che può integrare la motivazione o decidere direttamente nel merito. Risulta quindi illegittimo l’ordine di demolizione ex art. 31 del D.P.R. 380/2001, riguardante l’installazione di 20 strutture prefabbricate amovibili (le cosiddette “lodge tents”) in area destinata a campeggio: tali strutture sono infatti facilmente smontabili e scollegabili dalle reti tecnologiche senza connessione stabile al suolo, essendo solo poggiate su piedini metallici e basole di cemento di modeste dimensioni.

(Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza del 28 ottobre 2024, n. 8595, dal Quotidiano Giuridico)